Premessa
Che ci piaccia o no, la nostra partecipazione a questo mondo materico in qualità di esseri umani è stata fortemente condizionata dall’ambiente in cui siamo arrivati; dai genitori che ci hanno generato; dalle persone che ci hanno educato e quelle con le quali abbiamo trascorso i primi fondamentali anni della nostra vita; dai genitori dei nostri genitori e, a ritroso, dalle generazioni precedenti; poiché la nostra esistenza di oggi è dovuta al contributo di ciascuno di loro.
Tanti ricordi, tante storie, cose dette e tramandate da bocca a orecchio, tante tradizioni salvate e difese consapevolmente, richieste e desideri esplicitati e trasmessi nei vari passaggi.
Ma anche, e talvolta soprattutto, tante cose non dette, importanti segreti, dimenticanze, omissioni, persone escluse o non considerate, fatti cancellati, rimossi, rinnegati. Cose, situazioni e persone apparentemente archiviate in un silenzioso dimenticatoio.
Ora va detto che esistono delle Leggi di Vita, che Hellinger (il creatore di questo metodo) ha definito Ordini dell’Amore, le quali seguono in modo imprescindibile il loro corso. Sono Leggi.
Che noi se ne abbia consapevolezza o no, esse svolgeranno il loro compito, nel rispetto del Flusso Vitale a cui appartengono e a cui appartiene ciascuno di noi. Tra queste leggi esistono quelle di intima, profonda e inconscia fedeltà ai sistemi di cui facciamo parte dalla nostra nascita.
Il Pianeta Terra è un macrosistema (appartenente a sua volta al Sistema Solare), la nazione in cui siamo nati è un altro sistema, e così pure il paese in cui siamo nati e/o cresciuti, la scuola che abbiamo frequentato, il gruppo di amici, l’azienda in cui lavoriamo, la società nella quale siamo immersi, etc.. Vari gradi di coscienza collettiva che imprimono informazioni conscie e inconscie dentro di noi.
Ma certamente il primo sistema da cui abbiamo raccolto i nostri dati di base, è il sistema familiare.
Ti piace questa legge? Bene! Non ti piace? Peccato, perché non ti è dato di modificarla!
E quindi?
In nome di questa sottile, implicita e inconscia aderenza alle silenziose memorie del nostro SISTEMA FAMIGLIA, può accadere (molto più frequentemente di quanto si possa immaginare) che alcuni dei nostri comportamenti, sentimenti, sintomi, difficoltà, disagi, blocchi, situazioni ed eventi ripetitivi della nostra vita, siano in realtà riconducibili a un processo di invisibile identificazione con qualcosa o qualcuno che non siamo noi.
E fino a che siamo identificati, ovviamente, non abbiamo la possibilità di riconoscerlo.
Il metodo delle Costellazioni Familiari ci offre la grandiosa opportunità di poter Vedere e riconoscere l’origine di questi sotterranei legami (chiamati irretimenti) e quindi aprire nuovi spazi di consapevolezza dove prima regnavano inconsapevoli automatismi e impossibilità di cambiamento.
Poter avere una nuova e più ampia prospettiva consente già l’apertura di nuovi orizzonti. Ma ciò che veramente può fare la differenza, è cogliere il messaggio conservato in queste dinamiche.
Infatti ciò che ci tiene in qualche modo “vincolati” a cose, situazioni e persone del passato è sostanzialmente amore, ossia l’intento profondissimo di “salvare” qualcuno o qualcosa, di sistemare un disordine di cui (inconsciamente) ci si sente responsabili. E’ un amore cieco, che non Vede e non Sa, e dunque improduttivo, anzi, spesso terribilmente doloroso.
Posti di fronte ad una nuova realtà, avendo la possibilità di onorare ogni cosa, situazione e persona per ciò che è, lasciando a ciascuno le sue responsabilità e assumendosi le proprie,nel rispetto e nel riconoscimento degli Ordini dell’Amore, ecco aprirsi la possibilità di ricevere dal sistema tutte le forze e le risorse disponibili, con un graduale scioglimento delle tensioni e delle tematiche connesse.
Un processo che non può avvenire a livello mentale.
Durante queste attività suggerisco di lasciare parcheggiato l’emisfero sinistro del cervello (quindi la razionalità) fuori dalla sala, che non solo non servirà a nulla, ma renderà l’esperienza incomprensibile, difficile e, per certi versi, inaccettabile.
Perché le definisco “CostellAnimazioni”?
Durante le Costellazioni Familiari agisce un Campo di Coscienza, da qualcuno definito Morfogenetico, infinitamente più vasto di quello abitualmente in uso nell’agire umano ordinario. Un Campo che raccoglie e rende disponibili tutte le informazioni necessarie e che consente di fare una reale esperienza fisica di contatto con la Forza della Vita (del quale, peraltro, si stanno avendo conferme scientifiche attraverso la fisica quantistica).
Chi saprà affidarsi a questo Campo Cosciente, potrà cogliere risposte, chiarimenti e lampi di consapevolezza riguardo la propria storia personale, a prescindere dal ruolo che andrà a ricoprire (è possibile partecipare portando un proprio tema personale, si può essere chiamati a partecipare alle costellazioni di altri, oppure restare “semplici” osservatori).
Le Leggi di Vita che regolano la nostra esistenza sono le Leggi dell’Anima, e vi è un solo modo per accedere ad esse: attraverso l’anima. Non è un problema da risolvere o qualcosa da capire per venirne fuori.
E’ diventare spettatori della magistrale arte della Vita in opera, e rispettarne il corso naturale, come un fiume destinato al mare!
Nulla da fare! Solo lasciar fare.
E diventare così parte di questo grande disegno, con rispetto e onore.
Quando viene interrotta la resistenza al corso naturale delle Leggi di Vita, molte delle sofferenze umane giungono a termine, poiché per lo più esse sono determinate dall’incapacità di accettare ciò che è, esattamente come è.
Ritengo quello delle Costellazioni Familiari uno strumento di verità al servizio della Verità, dove ciascuno potrà trovare la propria, se sarà intenzionato a farlo.
Da appassionata di Yoga mi permetto inoltre di dire che, a mio avviso, rappresenta anche un ottimo strumento di meditazione. Se per meditazione intendiamo quello stato di presenza totale e assoluto, in cui nessun pensiero attraversa la mente ed è possibile scorgere il rapporto diretto con la Vita, posso tranquillamente affermare che partecipare a un gruppo di Costellazioni Familiari col cuore acceso, potrà essere una grandiosa esperienza meditativa e un impagabile contatto con la Fonte di Vita.
“La guarigione è svegliarci da ciò che non siamo”
Mooji
A cosa servono?
Se ancora la mente ha bisogno di “capire” e deve raccogliere informazioni, va precisato che le Costellazioni Familiari agiscono in ogni ambito della vita, per cui è possibile affrontare con questo metodo ogni tipo di tema personale:
-difficoltà di relazione nella famiglia d’origine o nella famiglia attuale
-rapporto di coppia
-rapporti con organizzazioni o imprese
-riuscita professionale
-rapporto col denaro
-disturbi psicosomatici, sintomi fisici, malattie
-momenti critici della vita (specie in presenza di situazioni che si ripetono)
-cambiamenti importanti
-eventi traumatici nella famiglia d’origine o attuale
Talvolta è la presenza di temi particolarmente spinosi che fa avvicinare le persone alle Costellazioni Familiari, che di fatto è uno splendido strumento di autoconoscenza e può essere usato anche “solo” come un buon percorso di sviluppo della propria Coscienza, oltre che una perfetta tecnica di “riordino di se stessi” e acquisizione del proprio posto nel sistema e nella Vita.
E quando tu sei al “tuo posto”, magicamente tutto si mette a posto!
Cos’altro?
Non è possibile trasferire nelle parole l’esperienza delle Costellazioni Familiari.
Ed è giusto che sia così, poiché è opportuno che chi è pronto si avvicini e si assuma la piena responsabilità di “rischiare” con se stesso.
Da parte mia, la più sincera gratitudine a Bert Hellinger e a tutte le “energie” che mi hanno reso possibile ricevere questo dono, del quale mi faccio portavoce con le possibilità che mi sono date, con grande devozione e gioia.
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